Per la prima volta, lo Svalbard global seed vault ospita semi di alberi per proteggere la diversità agricola. Per la nostra sicurezza alimentare, le foreste sono indispensabili.
Per la prima volta da quando ha aperto i battenti nel 2008, lo Svalbard global seed vault ha deciso di scomodare i suoi scrigni per ospitare semi di alberi, per la precisione semi di abete rosso e di pino silvestre.
La banca è gestita dal Global crop diversity trust (Gcdt), una fondazione impegnata nel migliorare la sicurezza alimentare nel mondo, e si trova sull’isola di Spitsbergenin, nell’arcipelago artico delle Svalbard (Norvegia). È una cassaforte che custodisce centinaia di migliaia di semi da tutto il mondo sotto terre perennemente ghiacciate (permafrost) per preservare la biodiversità agricola in caso di disastri naturali, causati dall’uomo o da altre calamità.
Le due specie provengono da alcune foreste in Norvegia e in Finlandia e sono state selezionate perché anche gli alberi, benché non forniscano direttamente risorse alimentari, hanno un ruolo fondamentale, sia economicamente che dal punto di vista ambientale e sociale: “La diversità genetica delle specie di alberi che compongono le foreste di tutto il mondo è influenzata da diversi fattori. Di questi, i cambiamenti climatici e le attività di sfruttamento sono le più importanti”, ha commentato Brian Lainoff del Gcdt.
Il pino silvestre e l’abete rosso ora fanno compagnia ad altre 840mila varietà, dai fagioli al riso, dal grano alle patate. Insieme ai semi di alberi, nella stessa settimana sono arrivati semi di quattordici specie di pomodori. Cinque originari delle isole Galapagos. Il deposito può ospitare fino a 4,5 milioni di semi ed è la forma di assicurazione definitiva per preservare le colture di tutto il mondo.
Fonte: www.LifeGate.it